L'ASSOCIAZIONEVOLO LIBERO MONTEGRAPPA

L'ASD Volo Libero Montegrappa nasce nel 1979 da un gruppo di amici e piloti, con l'obiettivo di promuovere il volo libero nei dintorni di Borso Del Grappa, area che negli anni si è confermata come meta indiscussa di migliaia di piloti italiani e stranieri.

Fin dagli anni '70, con i primi deltaplani, e poi dalla fine degli anni '80 con il parapendio, Borso del Grappa ha visto nascere molti piloti e li ha aiutati a crescere in questo sport grazie alle speciali caratteristiche aerologiche dell'area, ai suoi ampi decolli facilmente raggiungibili, alla quasi totale assenza di vento forte. Caratteristiche perfette sia per i principianti, sia per i piloti più esperti che intendono affrontare voli di cross e competizioni.

CONSIGLIODIRETTIVO

  • Lorenzo Zamprogno (Presidente)
  • Deivi Gavril (Vice Presidente)
  • Nadia Moretto (Segreteria)
  • Nicola Antico (Consigliere — Coordinatore Giovani e XC locali)
  • Alessandro Cerato (Consigliere — Coordinatore Triveneto/XC)
  • Daniele Matteazzi (Consigliere — Coordinatore Delta)
  • Gianluca Donato (Consigliere — Gestione informatica & Coordinatore eventi)

LA NOSTRASTORIA

La storia dell'associazione Volo Libero Monte Grappa inizia negli anni settanta, quando si volava dove e come si poteva, da autodidatti… compravi un delta e partivi! Anni di sperimentazione, incoscienza, anni pionieristici in cui i voli, seppur brevi, erano certamente densi di emozioni: “Decollo Barricata. 4 minuti di volo. Ottimo veleggiamento” sta scritto nel primo libretto di voli di uno dei soci fondatori! Poi arrivarono i primi parapendio, negli anni ottanta, e il club cresce in modo esponenziale: aumentano i piloti, nascono le scuole e le strutture che ancora oggi utilizziamo e, nel 1982 il primo Meeting Internazionale di Volo Libero (poi diventato Trofeo Montegrappa).
Dagli anni 90 ad oggi il passo è breve, ma costellato di eventi, nuovi piloti, nuovi gruppi che continuano, 40 anni dopo, a coltivare e promuovere la stessa passione per il volo che aveva ispirato i fondatori!

1973 - 1979

GLI ALBORI

I primissimi deltaplanisti italiani, capitanati da Alfio Caronti, iniziano le attività sul lago di Como trainati da un motoscafo, ma in breve il virus si propaga a macchia d'olio in tutto larco alpino e arriva ovviamente anche sul Grappa. Il monte sacro alla Patria del resto è già stato sfruttato per un “volo libero” addirittura nel primo dopoguerra!!! Correva l'anno 1933 quando Aldo Bellò, originario di Solagna, decollava con un aliante lanciato da un elastico in zona cima Grappa.

40 anni dopo la tecnologia ha finalmente reso più “semplice” volare.Il primo ad approfittarne, in zona, è stato Gaetano Gioppo che all'inizio volava prevalentemente dalla “Barricata”, sul Costo di Asiago. Poco dopo lo seguono per le vie dell'aere Norberto Savio, Gianni Menegotto e Flavio Ceccato mentre il primo a tornare in Grappa dopo Bellò è invece probabilmente Gigi Caron. Purtroppo date e luoghi in questa fase sono confusi

Si volava dove e come si poteva, da autodidatti: compravi un delta e partivi. Menegotto per esempio aveva fatto i primi voli in montagna, con gli sci. Aveva attaccato al delta un imbrago da paracadutismo e nessuno gli aveva ovviamente detto niente circa l'altezza dell'attacco, così volava tranquillo con la barra davanti al naso, in piedi. Tutto bene finché non è andato dalle parti di Asiago a provare senza sci. C'era vento e non credeva di dover correre tanto, invece quando ha iniziato la corsa si è accorto che ci voleva più birra… purtroppo invece è inciampato. Il delta un po' portava e questo gli ha evitato danni. Ha solo strisciato a pancia in giù sul fianco della collina… 300 metri di prato… concimato di fresco!! Dopo tre giorni di docce e tre notti a dormire in garage ha contattato Gioppo per farsi insegnare. È stato così che ha scoperto tra la altre cose che in atterraggio il delta andava stallato spingendo sui montanti. Prima si limitava a mollare tutto e aspettare il botto, oppure mirava una siepe. Non per niente è suo il record di montanti rotti: 4 in un solo volo (due in decollo e due dopo, in atterraggio). 240 mila lire dell'epoca.

I primi delta avevano un naso molto chiuso, un tunnel enorme sulle ali e il problema del drappo: in caso di stallo buttavano giù il muso e buonanotte. È stato così che Ivano, per non rischiare lo stallo, è sceso talmente veloce da perdere le stecche in volo. Il suo “istruttore” dopo l'atterraggio gli ha detto “Bisogna che ri-voli subito” così hanno piegato un po' di canalette da elettricista per rifare le stecche e prima di sera ha fatto il secondo volo. Certo questi delta primigenii avevano un grande vantaggio: atterravi anche sullo stretto, tipo orti e persino terrazze e davanzali…

Erano anni di prove ed esperimenti; definirli pionieristici è riduttivo.
È stato come sbarcare su un pianeta sconosciuto e dover fondare da zero una società civile. In quegli anni si sono visti delta biplano, delta con la carlinga, delta autocostruiti in casa (con relativa demolizione del portone del garage per farli uscire). È documentato anche il caso di un certo Magagnini che è “decollato” legato a centinaia di palloncini!!! Quando è stato sufficientemente in alto ha tagliato il vincolo ed ha iniziato la planata.

Caratteristica di quegli anni era poi la carta topografica. Ma non per progettare voli di distanza, figurarsi. Serviva per calcolare altezze e distanze tra decollo e atterraggio… per essere sicuri di arrivarci!! L'efficienza di oggi? Molto al di là dei sogni. “Decollo Barricata. 4 minuti di volo. Ottimo veleggiamento” sta scritto nel primo libretto di voli di Gianni Menegotto. Poi arrivano le prime ali con un po' di prestazioni. Già solo il fatto di stare in aria più di tre minuti permette a più gente di vedere questi matti e il gruppo si allarga. Nasce il Delta Club Vicenza e uno o due anni dopo è la volta del D.C. Bassano che opera in zona fino alla morte del suo presidente, Walter Zulian, avvenuta in conseguenza di un mancato aggancio. È un duro colpo per i 5-6 piloti che facevano all'epoca base sul Grappa e per circa un anno l'attività è praticamente sospesa.

Però la voglia di volare è grande e quella di condividere questa passione pure. È così che dalle ceneri del Delta club Bassano nel 1979 nasce il Volo Libero Montegrappa. Il club era presieduto agli esordi da Flavio Cavalli, un altro che ha avuto un battesimo del volo molto sui generis: preso il delta aveva appuntamento in decollo con “l'istruttore” ma quel giorno era proprio buona e l'istruttore aveva voglia di volare così, verso sera, dopo ore di inutile attesa, il nostro ha preso su ed è sceso… in volo, ovviamente.

È all'incirca di quell'anno anche l'introduzione ufficiale in zona del concetto di “termica”. Prima tutto quello che non era placida planata era genericamente etichettato come “turbolenza” ed accuratamente evitato. È stato con l'arrivo di Silvio Negrizzolo che le cose sono cambiate: lui conosceva bene le ascendenze perchè proveniva dall'aliante (una volta ne ha “parcheggiato” sotto malga Foraoro…) e ha diffuso il “verbo” presso quella manica di scalmanati. Sono così iniziati i voli di cross, fonte inesauribile di avventure e aneddoti: Gigi Caron una volta atterra a Mussolente, col delta bianco, la barba bianca e la camicia bianca… “Ze rivà i angeli” gli dice una vecchietta vestita di nero uscita di casa con le mani giunte.. Più romantica l'avventura di Toni Rizzolo, che volava perchè aveva paura di volare… Dopo un breve cross atterra dalle parti di Caltrano e viene aiutato da una gentile ragazza che dopo diventerà sua moglie.

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1980 - 1990

GLI ANNI 80

Siamo agli anni ottanta. La fase più turbolenta è alle spalle.Sono nati i club, è nata la Federazione italiana volo libero, è uscita una rivista specializzata, “L'aquilone”, è stato adottato prima il casco e poi il paracadute di emergenza e, non ultimo, le ali ora permettono dei bei voli.

Storico quello di Silvio Negrizzolo nella primavera dell'81 da Ceresana ad Aviano. Da quel volo e da un'idea un po' folle del direttivo del Volo Libero Montegrappa nascerà l'anno dopo il Meeting Montegrappa, con le gare e l'annessa fiera del materiale di volo che ancora oggi, a Pasqua, riempie di cieli della pedemontana. Iniziavano infatti i primi raduni, le prime competizioni e i nostri hanno pensato bene che le condizioni primaverili erano un'ottima data per organizzare una manifestazione ai piedi del Grappa.

Purtroppo non mancano incidenti e inconvenienti. Ivano Marzotto (Nene), forse il pilota più promettente di quegli anni, perde la vita a bordo di un ultraleggero pilotato da un maggiore dell'Aeronautica. Primi anni 80: Flavio Cavalli rompe un'ala del delta sulle Meatte, precipita, lancia l'emergenza che però si impiglia nella struttura. Sembra non ci sia scampo e invece cadendo il moncone dell'ala si pianta nel terreno e lui rimane appeso alla chiglia, a 30 cm da terra. 1983/84 Roberto Scalettari decolla inavvertitamente sotto un fronte occluso (non c'erano mica i satelliti allora). Inizia a salire aspirato dal cumulo. Il delta si copre di ghiaccio, qualche cavo si rompe. Quando torna a vedere il sole l'altimetro da polso gli indica 5980 m. Atterra nella zona di Marostica: nei pressi si sta festeggiando una prima comunione e lo ubriacano di brutto.

Grazie al coordinamento offerto dal club inizia a farsi lentamente strada anche il concetto di sicurezza volo, non da tutti accettato e condiviso per la verità. Come la volta che Flavio, all'epoca ancora presidente del club, sequestrò le stecche a un pilota per impedirgli di volare dentro la nebbia. Quando Flavio se ne andò l'irriducibile entrò ne bosco, tagliò qualche ramo di nocciolo e usò quelli per il delta…

Sono gli anni in cui viene costruita la pedana, si identificano decolli e atterraggi ad hoc, si fanno i primi difficili accordi con i contadini…Nel 1984 “nasce” il decollo di Campeggia, ancora oggi usato per le gare di delta. Quell'anno aveva fatto molta neve (fu l'unica volta che chiusero per neve persino le scuole di Rosà, me lo ricordo bene…). Il panettone era inagibile. Ad una settimana dalla gara ancora non c'erano soluzioni in vista. Poi grazie a una serie di fortunate circostanze e conoscenze, nel giro di 3 (dicasi tre!) giorni si riuscì a fare interrare la linea elettrica di col Campeggia e la gara partì regolarmente.

Dalla seconda metà degli anni ottanta appaiono in Grappa anche i primi parapendio… molto pendio e poco para vista la “distanza” a cui volano dagli alberi: praticamente zero.

1988: il movimento ha assunto una rilevanza tale che viene approvata una legge per regolamentare l'attività.

Nel giro di pochi mesi i piloti in attività si vedono riconoscere un attestato ufficiale dall'Aero Club d'Itala. Subito dopo nascono le prime scuole (la Manta è del 1989) e iniziano i corsi “regolari”.

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1990 - 2009

GLI ANNI DEL BOOM

Il '90 e il '91 sono gli anni del boom del parapendio. Le scuole sfornano centinaia di allievi all'anno, decolli e atterraggi si affollano di gente strana ma simpatica. È un salto epocale, il volo libero non è mai stato così popolare. Riesce tuttavia a mantenere una sincera atmosfera di grande famiglia.

Il Volo Libero Montegrappa è ancora una volta in anticipo sui tempi e nel 1992 organizza il 1° Paragrappa Trophy. La manifestazione sarà poi annullata per maltempo ma è su questo nucleo che l'anno successivo nasce il Triveneto di Parapendio, il primo circuito italiano di gare regionali. Da allora Borso ospita ogni anno una tappa del campionato.

È del 1993 anche la prima “Squadra corse” con tanto di pulmino sponsorizzato per recarsi alle competizioni. 1995: il club organizza i campionati italiani di parapendio. Per la prima volta viene assegnata una manche superiore ai 100 km. Sarà un'edizione indimenticabile, con una meteo mai più vista in agosto da queste parti (o forse sì… nel 2009)

Nel 1997 il Grappa è ancora teatro di una prima mondiale: il matrimonio volante. Sposi, testimoni, parroco, chierichetti e invitati sono tutti in aria e seguono via radio la cerimonia. C'è anche un numero considerevole di giornalisti e fotografi per una copertura mediatica integrale dell'evento.

A scriverle così una via l'altra non ci si crede eppure nel 1998 ecco un'altra idea geniale che ci hanno copiato in tanti… In ottobre in club avrebbe dovuto ospitare la finale della coppa Italia. Purtroppo però la meteo era davvero pessima per una gara tradizionale. Al massimo si poteva fare una planata.. Il colpo di genio fu di fare più planate… Una gara a eliminazione diretta: 5 piloti alla volta, chi arriva primo passa il turno. Furono due giornate avvincenti! Era nato il mito della Halloween Cup!
Per offrire un po' di contorno a piloti e pubblico, dato che si era a fine ottobre, gli abitanti di Semonzo avevano poi pensato di allestire a tema “Halloween” i giardini delle contrade ed ancora oggi, dopo dieci anni di crescita della manifestazione, i giardini di Halloween richiamano in paese centinaia di persone nella notte del 31 ottobre.

Nel 2001 il club ha dato poi una grandissima prova di coesione e passione. Ad inizio anno si seppe che il meeting non si sarebbe più fatto. La gara era ancora nel calendario ufficiale ma c'erano pochi mesi per organizzarla. Un enorme patrimonio di esperienze e tradizioni era a rischio e non fu possibile salvare l'intera manifestazione. Grazie alla ferrea volontà del direttivo di allora però si riuscì a disputare comunque la gara di parapendio e dall'anno successivo tornarono gli espositori e quindi anche i deltaplani. Da allora il club gestisce direttamente, con il supporto del consorzio Vivere il Grappa, una manifestazione che anno dopo anno ha ripreso a crescere e resta forsel'unica al mondo a raggruppare negli stessi giorni di gara 100 deltaplani e 130 parapendio.

Nel 2004 arriva sempre in occasione del Trofeo Montegrappa una tappa del circuito di Coppa del Mondo parapendio, organizzata in collaborazione con il Delta Club Feltre.

Siamo ormai ai giorni nostri. Edizione 2009 del trofeo Montegrappa, nuovamente il club si dimostra all'avanguardia. Viene sperimentato per la prima volta nel volo libero il sistema "Safly Live Traking" su software Silent Wing, per seguire in diretta i concorrenti durante la competizione, come nelle gare di coppa America. E' un ennesimo successo, con lo schermo preso d'assalto da decine di piloti e appassionati, incollati al video per seguire la competizione. Il sistema sarà poi adottato anche per la finale di coppa del mondo, ma il debutto è stato qui!

Nel 2009 tornano a Borso anche i campionati italiani di parapendio e viene organizzato pure il corso istruttori 2009. E la storia continua..

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2009 - 2014

LA STORIA CONTINUA

Cosa potevamo inventarci ancora? Pareva già tutto fatto un po' come quando i piloti dicono “le vele moderne sono il top, come potranno mai migliorarle?” Effettivamente è stata dura riuscire anche solo a tenere gli standard raggiunti!

Il Trofeo Expo Montegrappa, anche grazie all'impegno di sponsor importanti come Infinity Fly, Garden Relais e Alpstation Bassano è cresciuto costantemente in quantità e qualità di piloti, espositori e presenze. È stata come di consueto una grande festa per gli amanti della nostra disciplina aprendosi anche ad altre attività sportive. Purtroppo però nel 2014 ha subito una improvvisa e radicale battuta d'arresto. Non era mai successo dal 1979 che l'appuntamento pasquale alle pendici del Grappa saltasse completamente ma questa volta il sormontarsi di una serie di problemi ci ha costretti a lasciare. Torneremo più forti di prima nel 2015, vedrete!

Le gare sono da sempre un punto di forza del nostro club e fino al 2012 a tenerne alto il nome è stato il Team Gare Montegrappa, composto da alcuni dei piloti più forti nel panorama nazionale. Ricchissimo il palmares di vittorie e piazzamenti tra i quali ricordiamo il titolo di Campione italiano nel 2008 a San Potito Sannitico, e nel 2009 proprio a Borso del Grappa, nel 2010 vice campione Italiano a Poggio Bustone e nel 2011 di nuovo campione Italiano ad Assisi.

Gli stessi piloti che vincono le gare più importanti si sono però anche resi disponibili come tutor per le giornate di Cross di gruppo, in cui ciascuno prende sotto la propria ala “gonfiabile” un paio di “pulcini” e li aiuta a crescere nel volo di distanza.

Negli anni successivi il testimone del Team Gare viene raccolto dal Ravana Team, nato per scherzo da un gruppo di neobrevettati per sfidarsi al Triveneto, negli anni cresce al punto di vincerlo davvero il Triveneto, ovviamente sotto l'egida dell'AeC Montegrappa.

E che dire dell'impegno per la formazione e l'aggiornamento? Nel 2009 la nostra zona ospita il corso istruttori a cui partecipano una trentina di esperti piloti. L'anno successivo, assieme al Montegrappa Tandem Team, organizziamo il primo stage nazionale piloti tandem. Due giorni di intenso lavoro e confronto tra bipostisti provenienti da tutta Italia. Appuntamento che replicheremo nell'autunno 2014.

Nel frattempo cerchiamo di tenere attivi i soci anche nel periodo invernale. Grazie alla collaborazione con AlpStation Bassano Montura organizziamo degli incontri con alcuni dei più forti piloti al mondo Alex Ploner, pluricampione mondiale di deltaplano; Nicole Fedele e Jimmy Pacher, campioni europei e vincitori della coppa del mondo di parapendio; Michael Nesler, progettista di fama mondiale; Peter Gebhard, concorrente appena fuori dal podio alla X-Alps 2013.

Nel 2011, proprio sulla scia del grande successo della Red Bull X-Alps, nasce la più nostrana X-Grasp. Al motto di “Chi bara ce l'ha piccolo” facciamo una prova senza strumentazione: salita a piedi, breve percorso in volo e rientro al Garden nuovamente a piedi. Non ricordo i nomi dei vincitori, ma ci siamo divertiti un sacco.

Ovviamente non di sole conferenze vive il pilota ed ecco quindi le gettonatissime feste in malga ed il campeggio volante (serata di festa con notte in tenda e volo mattutino). Un altro classico, saltato quest'anno per problemi al campetto di Camol, è la giornata di prova organizzata con la ASD Manta, frequentata da decine e decine di curiosi che vogliono provare e diventata una festa per tutti i piloti che danno una mano e portano amici e parenti. Anche se il dubbio è che vengano più che altro per il minestrone di Franco… Cresciuta nel tempo anche la collaborazione proprio con la scuola Manta che, parallelamente al Montegrappa Tandem Team, completa il percorso di un aspirante pilota: il team lo infetta col virus del volo, la scuola lo cura e il club… lo mantiene sano e volante!! 🙂

Un'altra bella collaborazione è nata con il gruppo volo di San Floriano, che poi sono sempre soci dell'AeC Montegrappa in trasferta. Ogni anno a fine estate anche qui si organizza una festa che diventa sempre grande (nel 2014 c'era pure la spina per la birra).

Non tutti positivi purtroppo gli eventi che ci hanno visto protagonisti: in questi anni abbiamo anche dovuto lottare per conservare la possibilità di volare sul Grappa. Nonostante il grande afflusso di turismo e di lavoro che il volo genera, nella nostra zona ci sono ancora persone che provano a farci andar via e conservare i nostri spazi è spesso più difficile di quello che si possa pensare. Il Consorzio Turistico Vivere il Grappa oltre a collaborare con noi nelle belle occasioni ci affianca anche in queste battaglie!

Ad ogni modo il bello dell'AeC Montegrappa è quello di rigenerarsi continuamente, di avere forze nuove e desiderose di inventare nuovi modi per condividere la passione per il volo e divertirsi in compagnia. Ne sono prova, proprio nel 2014, le prime edizioni del CarnevalVolando a febbraio e del Tri-Grasp-Thlon proprio in occasione della festa sociale (evento clou di fine stagione). I gruppi e gli eventi vanno e vengono, meteore o stelle fisse dipende dal fato. Ma c'è sempre qualcuno pronto a raccogliere il testimone e a proporre nuove idee. Cari soci: siete la nostra forza, grazie a tutti! …e la storia continua!

STORIA_2014

2015 - 2019

VOLI, SORRISI e UN ARRIVEDERCI

Sono già passati 5 anni ed eccoci qui per l'aggiornamento 2019!

Nel 2015 torna il Trofeo Montegrappa con una grandiosa edizione di Expo presso le piscine Conca Verde. Purtroppo le difficoltà non sono finite e negli anni successivi abbiamo avuto parecchi problemi a organizzarlo. Ad aggravare la situazione il rapporto con AeCI si è andato deteriorando al punto che il Montegrappa è tornato ad essere ASD Volo libero Montegrappa.
L'impegno però è stato premiato e nel 2019 abbiamo avuto una delle edizioni più memorabili della storia, con una task di quasi 160 km nelle Dolomiti.

Nel 2017 la nostra zona ha ospitato anche alcune manche del Mondiale di parapendio di Feltre, un grande successo dei nostri cugini. Onorando la propria tradizione (ne siamo stati tra i fondatori) il club ha ospitato ogni anni una tappa del Triveneto, se non la finale. Nel 2018 abbiamo avuto anche una tappa della Dolomiti Superfly. Il palmares dei nostri migliori piloti si arricchisce di vittorie e piazzamenti prestigiosi: nel 2017 Valentino Baù vince con la nazionale Italiana il Mondiale di deltaplano in Brasile, nel 2018 Loris Berta si piazza secondo al Campionato Italiano di parapendio a Poggio Bustone e primo al Trofeo Guarnieri di Feltre (British Open). In fine Gianfranco Crestani arriva secondo al Trofeo Montegrappa 2019 classe serial.

Come oramai sapete però il club si occupa solo marginalmente di gare, il nostro vero target è il volo e il divertimento che esso può portare. Per esempio nel 2017 alla cena sociale abbiamo avuto in concerto Chiara Dello Iacovo, star di The Voice e Sanremo Giovani. La festa di fine estate “in trasferta” a Valle San Floriano diventa ogni anno più bella e coinvolge sempre nuovi amici. La festa sociale è l'appuntamento più gettonato e il “premio pannocchia” uno dei più ambiti.

In questi anni abbiamo curato anche la preparazione e l'aggiornamento dei piloti. Nell'elenco di questa parte figura l'incontro con Marius Ganthaler che ci ha parlato del suo approccio diversamente abile al volo. Con la supervisione del Montegrappa Tandem Team nell'autunno 2018 si è svolto il nuovo stage piloti biposto, organizzato nella cornice degli istituti Filippin di Paderno, che ha visto la partecipazione di 150 piloti provenienti da tutta Italia. Nel gennaio 2019 un intrigante e impegnativo corso sulla meteo e il volo di cross svolto al Garden Relais da Damiano Zanocco.

Da segnalare anche la nascita di un nuovo gruppo di neobrevettati molto attivo. Nel 2017 sono nati i Parazoo che in soli due anni hanno già dato molto al club, non ultima una seconda festa a Valle San Floriano 🙂

In questi anni dopo l'esperimento X-grasp e la più complessa e rinomata Tri-Grasp-Thlon l'amore per l'hike and fly è cresciuto anche da noi e sempre più spesso sui sentieri del Grappa si incontrano piloti più o meno sudati dotati di attrezzature meno o più leggere.

Continua la “lotta” con la burocrazia per tenere aperto il sito di volo e di questo bisogna sicuramente ringraziare il Consorzio Vivere il Grappa per l'aiuto che sta dando al nuovo consiglio direttivo del club. Una notizia simbolica molto positiva in questo senso: nel 2019 per la prima volta un sindaco di Borso (Flavio Dall'Agnol) ha volato in tandem col parapendio e all'atterraggio era molto contento! Se son rose fioriranno, ne avremmo davvero bisogno per sistemare finalmente i decolli in maniera decorosa.

Nell'estate del 2019 in collaborazione con la ASD Manta abbiamo festeggiato i i 40 anni del club e i 30 della scuola con una bella festa in piscina.

Purtroppo dobbiamo concludere la narrazione di questo quinquennio con una notizia molto triste. Nel giugno 2018 infatti il nostro Flavio ci ha lasciato, vittima di un incidente di volo proprio nei cieli di Semonzo. È stato uno shock ma siamo certi che ora abbiamo un angelo in più a vegliare su tutti noi.

STORIA_2019

To Be Continued...